Foto di una vetrina-reagentario del museo
Nel secolo scorso l’Amministrazione Finanziaria per appianare e risolvere le controversie che nascevano per l’applicazione dei dazi fra gli importatori e lo Stato, era obbligata a ricorrere all’opera dei periti i quali dovevano, in base alla natura ed alla composizione delle merci, fornire gli elementi necessari per stabilire, con criteri scientifici inoppugnabili, la legalità e la giustezza dei dazi stessi. Questo lavoro di minuta indagine scientifica, affidata a periti scelti di volta in volta a seconda del caso che si presentava, richiedeva un naturale dispendio di tempo e risultava antieconomico. Per ovviare a tale necessità fu istituito, con Regio Decreto n° 3929 del 7 giugno 1886 su proposta del Ministro Magliani, il Laboratorio Chimico delle Gabelle.

Foto di un campione di acetato di rame neutro conservato in flacone (dell'inizio del secolo scorso)
Il Laboratorio, con sede in Roma, era diviso in due sezioni. La prima procedeva a ricerche, analisi, esami di prodotti e procedimenti relativi alla manipolazione e produzione dei sali e dei tabacchi, la seconda era incaricata dei controlli di qualità sugli zuccheri esportati e delle analisi per l'esatta applicazione della Tariffa doganale e delle imposte di fabbricazione. In relazione alla preponderanza dell'attività della prima sezione sulla seconda, il Laboratorio fu inserito nel settore Privativa anziché in quello delle Dogane.
Con la riforma della Direzione Generale delle Gabelle effettuata dal Ministro Gagliardo nel 1893, il Laboratorio chimico entrò a far parte dell'Amministrazione doganale. La responsabilità della prima organizzazione dei Laboratori delle Gabelle fu affidata al Senatore Stanislao Cannizzaro, scienziato di notevole fama.
Fra i molti eminenti direttori dei Laboratori chimici delle Dogane emerge la figura di Vittorio Villavecchia, professore emerito di merceologia all'Istituto Superiore di Scienze economiche e commerciali di Roma, autore del Dizionario di merceologia e chimica applicata, ancora oggi fondamentale in materia.

Foto di campioni di oli misti e catrame conservati in flaconi (dell'inizio del secolo scorso)

Al riguardo si può affermare che la moderna merceologia è nata nell'amministrazione doganale.
Lo storico della scienza Antonio Di Meo dice, riferendosi a quei Laboratori Chimici, ben 11, che già erano in funzione nel 1904, coordinati da quello centrale di Roma:
"In questi laboratori si realizzò un intenso lavorìo di rielaborazione dei fondamenti stessi e dei metodi della chimica merceologica, che assumerà un nuovo volto, poiché essa veniva collegata sia agli esiti più avanzati della chimica analitica dell’epoca che alle esigenze della produzione e del commercio di merci anche completamente nuove"

 


Bari

Venne istituito in data 15 luglio 1948 con competenza sui territori compresi nelle province di Bari, Campobasso, Foggia, Brindisi, Lecce, Matera, Taranto, Pescara, Chieti, L'Aquila e Teramo. Nei primi anni la sua attività fu assorbita in massima parte dalla locale Raffineria e dalle numerose distillerie esistenti nelle province della sua giurisdizione. Dal 1952 in poi si è avuto un notevole incremento dell'attività lavorativa dovuta alla industrializzazione del Mezzogiorno, che ha fatto sorgere numerose industrie alle quali il Laboratorio di Bari con la sua presenza ha portato un notevole contributo agevolandone lo sviluppo tecnologico e commerciale. E' poi da considerare la continua opera svolta per conto della Guardia di Finanza, ai fini della sorveglianza e repressione delle frodi, nell'interesse dell'Erario e delle singole attività industriali.


Bologna

E' sorto nel 1903 quale "Gabinetto chimico zuccheri", dato che effettuava quasi esclusivamente analisi di zuccheri e prodotti simili provenienti dai numerosi zuccherifici che operavano nella regione.
Successivamente l'attività si estese ai vini, alle farine e a campioni di prodotti chimici.
Nel secondo dopoguerra, con il sorgere di numerose altre industrie della zona, l'attività lavorativa ha avuto un notevole incremento.
Attualmente l'attività del Laboratorio riguarda gli stabilimenti delle zone industriali di Ferrara e Ravenna, nonché un gran numero di industrie alimentari e meccaniche e di distillerie di 1^ e 2^ categoria. Fanno capo al Laboratorio di Bologna numerosi uffici doganali e 3 Comandi di legione della Guardia di Finanza, con i rispettivi Nuclei di Polizia Tributaria, che danno un quadro dell'adeguamento degli Uffici Finanziari allo sviluppo della zona.


Cagliari

La legge del 6 agosto 1966 n° 645 trasformava l'allora "Gabinetto Saggi Chimici delle Dogane e Imposte Indirette di Cagliari", in regolare laboratorio compartimentale con competenza su tutto il territorio e le industrie della Sardegna.
Tale istituzione si è resa necessaria ed opportuna in seguito alla crescente industrializzazione della Sardegna, particolarmente nel campo petrolchimico.


Catania

Venne istituito con Legge 14 marzo 1961, n° 173. Ad esso fanno capo, per l'invio dei campionari, le Dogane di Catania, Siracusa ed Augusta e gli U.T.F. di Catania e di Siracusa.
Ha sulle province di Catania, Siracusa, Ragusa, Enna, che includono, tra le industrie, diverse raffinerie di petrolio e industrie petrolchimiche.
II Laboratorio Chimico è risultato subito di grande importanza, sia per la posizione geografica in cui si trova, al centro di una vasta zona di complessi industriali divenuti imponenti nel giro di pochi anni, sia per dover soddisfare quotidiane urgenti richieste degli Uffici Finanziari che fanno capo al Laboratorio.


Genova

Fu istituito con Regio Decreto del 25 luglio 1886, n° 3991 ed iniziò la sua attività nel luglio 1887, un anno dopo la fondazione del Laboratorio Chimico Centrale delle Gabelle di Roma.
Il lavoro del Laboratorio di Genova è legato all'attività di una delle più importanti dogane d'Italia, in dipendenza degli interessi commerciali che gravitano sul porto di Genova, collegato anche alle industrie di Milano e Torino, oltre che al traffico di transito con la Svizzera.
Nella zona di Genova operano numerose raffinerie di petrolio nonché gli stabilimenti per la produzione di oli lubrificanti e prodotti affini, oltre a numerosi opifici minori.
Sono inoltre oggetto di controllo i prodotti delle molte industrie di lavorazione di materie grasse della zona, come pure vari colorifici.
Numerosi campioni vengono inviati dalla Polizia Tributaria per indagini in merito ad eventuali frodi riguardanti prodotti petroliferi, oli vegetali, bevande, eccetera.


Livorno

E' stato istituito con Regio Decreto del 21 marzo 1895, n° 93, dopo quelli di Roma e Genova. La tempestività della sua istituzione si è resa maggiormente evidente con gli sviluppi successivi dell'economia della città, favorita da una posizione geografica che ne faceva il porto tirrenico più importante di accesso all'Italia centrale.
Attualmente il Laboratorio compie le analisi per le Dogane di Livorno, La Spezia, Viareggio, Marina di Carrara, Piombino, Porto S. Stefano, per l'U.T.F. di Livorno. Le principali industrie che fanno capo al Laboratorio sono: olearie, siderurgiche, meccaniche, petrolifere e petrolchimiche, chimico farmaceutiche e cosmetiche di Pisa, conciarie di S. Croce sull'Arno, alimentari, di vestiario e abbigliamento di Carrara-Avenza, minerarie.


Milano

L' istituzione del Laboratorio chimico delle dogane di Milano risale all'aprile del 1901. Trovandosi nella zona più industrializzata d'Italia, assunse immediatamente importanza preminente per la varietà dei prodotti esaminati e per la complessità delle classifiche doganali, relative alle varie merci importate.
L'importanza e la complessità dell'attività svolte dal Laboratorio si sono proporzionalmente accresciute negli ultimi anni, in conseguenza del notevole incremento della produzione industriale, che si è verificata su scala nazionale, e particolarmente in Lombardia, e che ha ovviamente provocato un enorme interscambio di materie prime, di prodotti chimici intermedi e di prodotti finiti.
Assai rilevante è stato altresì lo sviluppo delle lavorazioni su merci estere in temporanea importazione con lavorazioni per conto di ditte estere committenti: ne è conseguita la necessità di esaminare un gran numero di prodotti della tecnologia più avanzata e provvedere ad accertamenti di controllo, sulle relative lavorazioni industriali, mediante numerosi sopralluoghi negli stabilimenti dislocati nella circoscrizione territoriale di competenza.
Anche lo sviluppo della motorizzazione e il conseguente evolversi dall'industria petrolifera e petrolchimica hanno avuto una influenza determinante sul lavoro del Laboratorio Chimico di Milano.
La sezione distaccata del Laboratorio chimico delle dogane di Como, che dal 1967 ha svolto attività analitica nel settore tessile è stata chiusa definitivamente e trasferita al Laboratorio di Milano.


Napoli

Fu istituito nel 1901 con Regio Decreto del 24 febbraio1901, n° 53, ed è stato per un lungo periodo l'unico laboratorio per l’Italia Meridionale e la Sicilia.
La sua attività, fin dall'inizio è stata intensa, a causa del forte flusso di esportazioni di paste alimentari, sfarinati, ecc. di grassi ed oli, specie per saponi, oltre ad un intenso traffico di prodotti vari e conservieri.
L'istituzione del Laboratorio di Palermo nel 1939 e di Bari nel 1948, ha dimezzato il territorio di giurisdizione del Laboratorio di Napoli si sia più che dimezzato, tuttavia la sua attività è ancora notevole.
Le principali industrie del territorio che fanno capo al Laboratorio sono petrolifere, petrolchimiche e elettroniche, siderurgiche, farmaceutiche, dolciarie, conserviere, alimentari e molitorie.

 


Palermo

E' stato istituito con Regio Decreto 27.10.1937, n° 1922, e svolge un'ampia attività analitica interna per analisi d'istituto ed analisi richieste da Enti statali e regionali ed una attività esterna presso le industrie dove opera funzioni di consulenza per il controllo soprattutto di concimi complessi.

 


Roma

Il Laboratorio chimico delle dogane di Roma è stato istituito con Decreto Legislativo n. 105 del 2 marzo 1992 unitamente alla DCAMLC (Direzione centrale Analisi Merceologica e il Laboratorio Chimico).
E' l'organo di consulenza tecnica degli uffici dipendenti dalle Direzioni regionali di Roma e di Ancona.
Inizialmente è stato riconosciuto Laboratorio Specializzato nel campo degli oli di oliva ed è anche sede di Panel Test. Con l' abolizione della Direzione Centrale AMLC ne acquisisce l'attività analitica certificatoria allargando le sue competenze, ed acquisendo i reparti specializzati dei tessili, dei metalli e degli oli minerali.
Il Laboratorio è stato trasferito dal 1995 dalla sede storica di Trastevere, in via della Luce, a via Mario Carucci 71, sede dell' Agenzia delle Dogane.


Savona

E' stato istituito con Legge 14 marzo 1961, n° 173 ed ha iniziato le proprie attività dal 15 luglio 1966 per assicurare alla Dogana di Savona una maggiore prontezza nelle operazioni ed un più completo controllo degli interessi erariali.
Il Laboratorio provvede alle analisi chimiche e gli accertamenti richiesti dalla Circoscrizione Doganale di Imperia, dalla Dogana di confine di Ventimiglia, nonché dagli Uffici Tecnici di Finanza e dai Comandi della Guardia di Finanza della Riviera di Ponente.
Le partite di maggior rilievo sono rappresentate dagli oli e grassi vegetali, cereali, alimentari e bevande, prodotti chimici e oli minerali.


Torino

E' stato istituito con Regio Decreto del 2 luglio 1902, n° 239 ed ha iniziato ad operare nel settembre 1903. Suo scopo all'origine era l'analisi di prodotti dolciari, che già nel primo anno affluirono in numero notevole. Negli anni la composizione merceologica dei campioni analizzati ha subito notevoli variazioni: attualmente i prodotti alimentari costituiscono il 50% circa del lavoro analitico. Tali prodotti sono costituiti essenzialmente da vini, vermut e prodotti dolciari in genere, che richiedono analisi particolarmente accurate investendo il controverso campo delle possibili frodi alimentari. Non sono da trascurare i materiali ferrosi in dipendenza delle molteplici fonderie della zona. Particolare importanza è assunta dalle acquaviti di vinaccia a seguito dall'applicazione della Legge sanitaria che ha imposto il controllo su tutta la produzione.

 


Trieste

Istituito con Regio Decreto 27 ottobre 1937, n° 1922, ha iniziato la propria attività il 1° settembre 1938, insieme al Laboratorio di Palermo, istituito con il medesimo decreto.
Agli inizi la competenza del Laboratorio si estendeva alle Circoscrizioni di Fiume, di Trieste e di Udine. Con gli eventi del dopoguerra si apriva per il Laboratorio di Trieste la parentesi di un delicatissimo periodo, durante il quale la sua giurisdizione veniva a ridursi al solo "T.L.T." (Territorio Libero di Trieste), amministrato dagli angloamericani. Posto sull'estrema porta orientale del Territorio nazionale, il Laboratorio di Trieste analizza le merci relative al notevole flusso di esportazioni di prodotti industriali verso i paesi dell'Est europeo e del Medio Oriente, a economia meno industrializzata, controbilanciata da intense importazioni di materie prime e di prodotti agricoli. Esso è chiamato in special modo ad esprimersi in merito al trattamento fiscale da applicarsi ai prodotti delle varie importanti industrie della Regione, produttrici di una vasta gamma di prodotti soggetti ad imposta di fabbricazione (dalla birra, ai liquori, agli oli minerali, agli oli alimentari).

 


Venezia

Istituito con Regio Decreto del Il novembre 1896, n° 500, fu installato sopra i magazzini generali di S. Marta prospicienti il canale della Giudecca, inserendosi così nella vita stessa del porto di Venezia di allora. L'espandersi delle industrie della zona, i nuovi lavori portuali e i danni subiti particolarmente dal Laboratorio durante la seconda guerra mondiale, hanno reso necessario il trasferimento del Laboratorio a Venezia Mestre, in una zona più centralizzata nel contesto industriale di Porto Marghera, in questa zona sorgono numerosi stabilimenti industriali di prodotti petroliferi e petrolchimici, metallurgici, tessili, di lavorazione del cartone e del vetro, di produzione di oli e mangimi nonché importanti cantieri navali. Al Laboratorio di Venezia fanno inoltre capo le industrie delle province di Padova, Treviso, Vicenza, Belluno e Udine, fra le quali sono comprese industrie tessili e manifatturiere, di distillati alcolici e della birra. In collegamento con le Dogane e gli U.T.F. il Laboratorio esercita il controllo analitico delle merci in importazione ed esportazione per la loro esatta classifica doganale.


Verona

E' stato istituito con Regio Decreto del 2 luglio 1902, n° 239, prevalentemente per l'analisi di zuccheri e prodotti dolciari. La sua attività si estese ben presto ad altre categorie di prodotti, in conseguenza della industrializzazione del territorio e della intensificazione dei commerci con l'estero e particolarmente con la Germania.
Durante la seconda guerra mondiale il Laboratorio fu distrutto ed ha continuato la sua attività, per alcuni anni, presso il Laboratorio di Venezia (Laboratorio di Verona in Venezia); dal 1954 è nella nuova sede di Verona ed effettua, inoltre, numerosi sopralluoghi in fabbrica per la definizione di temporanee importazioni presso le industrie chimiche, petrolifere, siderurgiche, tessili e cartarie della zona.