Il Bingo, basato sull'estrazione di novanta numeri, deriva dal Lotto ed è molto simile alla tradizionale tombola da sempre giocata nelle famiglie italiane. Il nome "Bingo" ha un'origine curiosa: deriva da un gioco simile alla tombola, praticato in Georgia, che veniva chiamato Beano (Bean, in inglese, vuol dire proprio "fagiolo", "chicco") per via dei fagioli secchi usati per coprire, sulla cartella, i numeri estratti. Colui che per primo copriva con i fagioli secchi tutti i numeri della cartella, esclamava "Beano!" per annunciare la vincita della posta: un fortunato vincitore, invece di "Beano", gridò "Bingo", forse per l'eccitazione o per l'incerta pronuncia.
Il controllo del gioco è riservato allo stato, che lo esercita, a partire dal 2000, tramite AAMS. L'Amministrazione affida in concessione l'esercizio del gioco a privati, i quali apportano gli investimenti necessari e gli strumenti imprenditoriali idonei e gestiscono il gioco secondo regole, la cui osservanza è costantemente verificata, poste a tutela del pubblico.
La normativa italiana intende conferire al gioco del Bingo il carattere di intrattenimento, socializzazione e impiego piacevole del tempo libero, differenziandolo in maniera sostanziale da altri giochi, basati prevalentemente su comportamenti individuali e sulla distanza, sia fisica che temporale, tra il momento del gioco e quello della vincita.
Nel 2006 il Bingo, giocato da oltre 1 milione di persone, metà delle quali frequentano le Sale Bingo in maniera sistematica, ha incassato circa 1,8 miliardi di euro: sono state vendute oltre 1,6 miliardi di cartelle, di cui circa il 65% del valore di 1 euro.

Bingo is a game of chance, based on the random draw of ninety numbers, it derives from the Lotto and is very similar to traditional bingo played in Italian families. The name "Bingo" has a curious origin: it derives from a game similar to bingo, played in Georgia, which was called Beano (Bean, in English, it means "bean", "grain") because of the dry beans used to cover the drawn numbers on the card. The one who first covered all the numbers in the card with dried beans exclaimed "Beano!" to announce the winning of the stake: once, a lucky winner instead of "Beano", shouted "Bingo", perhaps out of excitement or uncertain pronunciation.
Since 2000, in Italy the State controls gaming through the AAMS. The Administration grants the exercise of the game to private individuals who make the necessary investments and apply suitable business tools and manage the game according to rules, whose observance is constantly verified, to protect people from problem gambling.
Italian legislation aims at giving Bingo game a connotation of entertainment, socialization and pleasant use of free time, substantially differentiating it from other games, based mainly on individual behavior and on the distance, both physical and temporal, between the moment of the game and that of winning.
In 2006, the game of Bingo, played by over 1 million people, half of whom attend the Bingo halls systematically, grossed about €1.8 billion: over 1.6 billion cards were sold, out of which about 65% of the value of €1.