Logo dello sportello unico doganale

Per effettuare un'operazione di import/export, gli operatori debbono presentare, oltre alla dichiarazione doganale, fino a 68 istanze ad altre 18 amministrazioni, trasmettendo ad ognuna informazioni e dati spesso identici o simili nella sostanza per ottenere le autorizzazioni, i permessi, le licenze ed i nulla osta necessari, nella grande maggioranza dei casi rilasciati su carta.
In assenza di un efficace coordinamento tra le amministrazione coinvolte nel processo di sdoganamento, costi e tempi della frammentazione ricadono sulle imprese.

 

Una storia lunga 7 anni

Nasce lo sportello unico doganale

Per queste ragioni, già nel 2003, prima che nell'ordinamento dell'Unione fosse introdotto un principio analogo, l'Agenzia delle Dogane propose la norma istitutiva dello Sportello Unico Doganale, inserita poi nella legge finanziaria per il 2004. La finanziaria 2004 stabilisce che la dogana funga da punto di coordinamento e di controllo del complesso delle informazioni necessarie allo sdoganamento e demanda le modalità attuative dello sportello unico doganale al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 242 del 4 Novembre 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 10 del 14 Gennaio 2011.

 

Dialogo telematico tra le amministrazioni

Interconnessione

Lo Sportello Unico Doganale è stato attivato a luglio 2011 con le modalità transitorie previste dal decreto attuativo dello Sportello Unico Doganale (DPCM 242/2010), in attesa del completamento del "dialogo telematico" tra tutte le amministrazioni coinvolte nel processo di sdoganamento che dovrà concludersi entro luglio 2014. Il DPCM di fatto obbliga le 18 amministrazioni ad integrare i processi di competenza, di cui rimangono titolari, per offrire alle imprese una "interfaccia" unitaria (single window/one stop shop), che, a regime consentirà:

- la richiesta, il controllo e lo "scarico" delle certificazioni/nulla osta/autorizzazioni per via telematica (art. 3);
- la "digitalizzazione" dell'intero processo di sdoganamento, compresi i segmenti di controllo di cui sono titolari amministrazioni diverse dall'Agenzia delle Dogane (art. 4).

Gli effetti della "digitalizzazione": riduzione dei tempi e dei costi di sdoganamento, miglioramento della qualità dei controlli e la conseguente riduzione dei costi per le amministrazioni.

 

Una carta dei servizi per un processo frammentato

Già nella fase transitoria lo Sportello Unico Doganale dispiega sostanziali benefici in termini di trasparenza nell'esercizio dell'azione amministrativa fornendo "la carta dei servizi per l'intero processo di sdoganamento". Nella tabella A allegata al DPCM sono elencati i procedimenti prodromici (certificati, nulla osta, …) da ottenere prima della presentazione della dichiarazione doganale, con l'indicazione del tempo massimo di rilascio che l'Amministrazione di competenza deve rispettare. Nella tabella B allegata allo stesso decreto sono elencati i cosiddetti procedimenti contestuali (certificati, nulla osta, e controlli…) da avviare al momento del passaggio della merce alla frontiera con l'indicazione di chi li deve eseguire/emettere ed il tempo massimo di espletamento.

 

Collaborare per semplificare

Collaborare

Lo Sportello Unico Doganale è la declinazione operativa degli "auspici" contenuti nel Codice dell'Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82), ribaditi dal decreto Semplifica Italia (Decreto-legge 9 febbraio 2012 n. 5, convertito in legge 4 aprile 2012, n. 35 recante "Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo"). Le imprese che interagiscono con le amministrazioni dello Stato sono tenute ad adeguarsi a diverse iniziative di innovazione.

Lo Sportello Unico Doganale attua "la regia di convergenza" che assicura, compiuti gli investimenti iniziali, un effettivo risparmio di costi per gli operatori economici . Esso offre un metodo operativo per giungere, nel breve periodo, a traguardi possibili solo attraverso la stretta collaborazione tra le amministrazioni per digitalizzare e integrare i procedimenti di rispettiva competenza.