L'Italia attrae traffico commerciale in misura non corrispondente alle potenzialità derivanti dalla sua posizione geografica, che le conferisce di fatto un vantaggio strategico nel bacino del Mediterraneo. Per reinserirsi a pieno titolo e in modo concorrenziale nella rete di trasporto transeuropea sono necessari interventi di lungo periodo per adeguare gli assetti infrastrutturali dei porti (fondali, banchine, spazi a terra, connessioni stradali e ferroviarie), ampliare l¿offerta intermodale, razionalizzare l¿offerta portuale e aeroportuale. Nel breve periodo, a infrastrutture date, per aumentare l¿attrattività della "banchina Italia"sono state individuate soluzioni basate su infrastrutture immateriali per ridurre tempi e costi del ciclo import/export e decongestionare e i modesti spazi a disposizione per lo stoccaggio delle merci, caratteristica peculiare dei nostri porti storici.

Grazie all'attivazione dello Sportello Unico Doganale e alla completa digitalizzazione dei cargo manifest, avvalendosi del sistema di monitoraggio della piattaforma del traffico navale, è stato attuato in  collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, lo sdoganamento in mare.  Le dichiarazioni di importazione possono essere trasmesse mentre le merci sono ancora in viaggio verso i porti nazionali a bordo di navi provenienti dall'estero, consentendo alla dogana e, alle altre amministrazioni coinvolte nello sportello doganale, di anticipare l'analisi dei rischi e svincolare, prima dell'arrivo, le merci per le quali non è richiesto un controllo. 

Lo "sdoganamento in mare" riduce e, in molti casi, elimina i tempi di stazionamento delle merci nei terminal di sbarco con ovvi benefici per le aziende anche in termini di costi. La nuova procedura può essere utilizzata per le merci caricate a bordo dei cargo la cui navigazione, una volta varcati gli stretti del Mediterraneo, sarà seguita dai sistemi satellitari/radio delle Capitanerie di Porto che segnalano alla dogana eventuali comportamenti anomali e deviazioni non previste, al fine di evitare che le merci possano essere sottratte al controllo.

Campo di applicazione

Lo sdoganamento in mare è applicabile al verificarsi concomitante delle seguenti condizioni:

  • nave monitorata dai sistemi delle Capitanerie di Porto;
  • attivazione dello Sportello Unico Doganale presso l'Ufficio delle Dogane competente sull'area portuale;
  • utilizzo delle procedure telematiche per la gestione della Temporanea Custodia da parte dei terminal che curano le operazioni di sbarco e la movimentazione dei container.

Il processo

Con nota n. 121784RU del 25 ottobre 2013 (Disciplinare Quadro) sono state diramate le istruzioni operative per l'attivazione della procedura.

La diapositiva a fianco - ppt (576 KB) descrive sommariamente il processo   Immagine della diapositiva 'Lo sdoganamento in mare: l'integrazione con le Capitanerie di porto'.

  • Il Responsabile del manifesto merci in arrivo (MMA) invia all'Ufficio delle Dogane gli estremi del manifesto - utili all'identificazione della nave - sulla quale cui viaggiano le merci da sdoganare in mare
  • L'Ufficio delle Dogane comunica alla Capitaneria di Porto la nave da monitorare
  • La Capitaneria di Porto, qualora non ci siano motivi ostativi, segnala all'Ufficio delle Dogane che la nave è monitorata da i propri sistemi
  • L'Agenzia delle Dogane, se non sono identificati particolari rischi per la merce, rende convalidabile il MMA
  • Le merci indicate nel manifesto sono dichiarabili ancor prima dell'arrivo in porto anche se richiedono certificazioni di competenza di Amministrazioni, grazie all'interoperabilità prevista dallo Sportello Unico Doganale.

I benefici

Durante i primi mesi dell'attivazione sono stati rilevati:

  • riduzione dei tempi di permanenza dei contenitori in porto con conseguente risparmio sui costi
  • maggiore precisione nell'appuntamento intermodale grazie ad una tempestiva pianificazione della logistica portuale per il ritiro dei contenitori.

In particolare, a La Spezia la giacenza media dei contenitori è diminuita da 5,5 a 3,5 giorni e a Genova da 5 a 4 giorni.

Le evoluzioni

A seguito dei risultati sopra esposti, con nota prot. n. 53187 RU del 5 maggio 2015 sono state integrate le istruzioni operative per lo sdoganamento in mare per:

  • estendere la procedura alle dichiarazioni di transito, a condizione che nelle stesse siano indicate informazioni non obbligatorie secondo le disposizioni comunitarie (codice nomenclatura combinata delle merci);
  • fornire agli uffici territoriali uno schema standard di Disciplinare di Servizio che ne consenta un'uniforme applicazione a livello locale nei confronti degli operatori economici del settore.

Porti che hanno attivato lo sdoganamento

Codice Ufficio Doganale Ufficio Doganale Data Attivazione
068100 UD LA SPEZIA 20/02/2014
262102 UD GENOVA 2 20/02/2014
261101 UD GENOVA 1 20/02/2014
066100 UD SAVONA 04/08/2014
066101 VADO LIGURE 04/08/2014
221100 UD RAVENNA 01/09/2014
137100 UD VENEZIA 01/09/2014
129103 UD TRIESTE 02/09/2014
301100 UD CIVITAVECCHIA 10/09/2014
055100 UD LIVORNO 01/10/2014
017100 UD TARANTO 22/10/2014
018100 UD BARI 22/10/2014
281100 UD NAPOLI 1 15/12/2014
084100 UD SALERNO 15/01/2015
305100 UD ANCONA 16/02/2015
292100 UD PALERMO 16/02/2015
086100 UD GIOIA TAURO 05/11/2015

 

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